Me

Mi chiamo Chiara Scattone, romana trapiantata per inseguir l’amore a Ravenna. Circondata da mosaici, piste ciclabili, cappelletti al ragù e piadine allo squacquerone ho preso una decisione seria: scalciare in un angolo la mia coscienza e metterci la faccia.

“Un caffè per me e la mia coscienza”. E’ stato il mio motto per parecchio tempo, ma come diceva il grande giurista Salvatore Satta, ogni cosa ha la sua ora ed è oramai giunta l’ora di mettere la mia faccia sul mio blog.

Sono un’islamista, nel senso di studiosa di islam, appassionata di religioni (monoteistiche) e delle loro interrelazioni. Amante di usura e del suo divieto plurisecolare, non mi arrendo all’idea che tutto quello che ci circonda non possa essere spiegato sulla base di principi che prendono origine da meccanismi sociali e culturali di matrice religiosa.

Sono atea e persevero nel mio ateismo, ma se tutti  noi (italiani) siamo diventati così è anche un po’ colpa della (nostra) religione.

Ma non mi occuperò tanto di religione, quanto di società, di cultura, di cultura digitale, di politica e di economia. Un po’ di tutto, insomma, o meglio un po’ di tutto quello che ogni giorno ci circonda e ci coinvolge e, ahimé, ci “muove” nelle nostre scelte personali (e sociali).

Talvolta la mia coscienza prenderà piede e mi scalzerà e sarà allora che non troverete la mia firma. Non spaventatevi, non è niente di grave, la sua natura avrà preso il sopravvento ma sarà solo per un momento. E poi, lei è seriamente monotematica e ve ne accorgerete presto.

Per saperne un po’ più di me, potete affrontare la lettura della mia fatica più grande, “L’usura nel ‘Verbo’ religioso. L’islam e la prassi bancaria italiana”, Datanews 2010. Oppure lasciarmi i vostri commenti in queste pagine.
Buona lettura!

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